Comunicato stampa a cura di
Philippe Gerum <rpm@xenomai.org> (FR)
Karim Yaghmour <karim@opersys.com> (CA)
Paolo Mantegazza <mantegazza@aero.polimi.it> (IT)
ABUL <http://www.abul.org/> (FR)
AEL <http://www.ael.be/> (BE)
AFFS <http://www.affs.org.uk/> (UK)
ANSOL <http://www.ansol.org/> (PT)
APRIL <http://www.april.org> (FR)
FFS <http://ffs.or.at/> (AT)
Freenet Africa <http://www.freenetafrica.org/> (ZA)
Software Libero <http://www.softwarelibero.org/> (IT)
Contatto:
Opersys
Karim Yaghmour
<karim@opersys.com>
tel: +1 514 812 4145
Un nuovo approccio al software libero in tempo reale
Le soluzioni libere per il software in tempo reale avanzano
ulteriormente con la prima versione pubblica di ADEOS [1], uno strato
software di astrazione dell'hardware che permette ad un kernel in tempo
reale di coesistere con un kernel generico. È previsto che RTAI [2] utilizzi i servizi
forniti da ADEOS, costituendo così un kernel in tempo reale basato su un
principio chiaramente differente da quello oggetto del brevetto
statunitense No. 5.995.745 [3].
ADEOS implementa alcune idee[4] pubblicate nei primi anni '90. Il
concetto di base fu descritto nella proposta SPACE 1991 [5], e
consiste di un sottile strato software che distribuisce le risorse
hardware fra diversi sistemi operativi concorrenti. ADEOS è un
nanokernel che può gestire un kernel real-time ad alta priorità assieme
ad un kernel generico a bassa priorità. Alcune delle soluzioni software
libere hanno finora preferito un diverso approccio, con il kernel
real-time che esegue il sistema operativo generico, come descritto ai
punti 1 e 7 del brevetto statunitense No. 5.995.745 (1996).
ADEOS è stato scritto da Philippe Gerum, che il 3 giugno 2002 l'ha
distribuito sotto licenza GNU GPL [1]. Afferma Philippe
Gerum: la motivazione principale è stata quella di poter continuare a
produrre software libero usando tecnologia non coperta da brevetti. Il
mio lavoro è stato ispirato direttamente dall'articolo di Karim Yaghmour
[6] pubblicato nel febbraio 2001
[4], e questo ha
permesso di costruire l'implementazione su un fondamento teorico solido
ed originale .
Spesso accade che un prodotto software libero in cui numerose
persone hanno investito anni di lavoro possa diventare non libero a
causa di un brevetto su un semplice ma essenziale algoritmo. Il nostro
esempio mostra che gli sviluppatori non devono necessariamente
rassegnarsi. Talvolta, impegnandosi a fondo, è possibile trovare un
algoritmo alternativo che funzioni e il cui sviluppo non sia inutile. È
importante non lasciarsi spaventare da simili sforzi, perché anche se i
detentori del brevetto offrono delle licenze in termini amichevoli, di
solito un progetto sviluppato con queste premesse sarà vincolato in un
modo o nell'altro, e le intenzioni degli sviluppatori di creare vero
software libero saranno tradite.
Sicuro che la libertà di ADEOS non potrà essere messa a rischio in
futuro, Paolo Mantegazza, coordinatore del progetto italiano RTAI [2], ha
deciso per l'integrazione, affermando: i brevetti software sono
illegali in Europa e tali devono rimanere, perché frenano l'innovazione
e sono un peso per gli utenti e per le piccole aziende. Gli Stati Uniti
e il Giappone non sono altrettanto fortunati, e RTAI sarà ben lieta di
provvederli di una soluzione libera da brevetti .
Al pari di ogni progetto software, RTAI è minacciata anch'essa dai
brevetti, e non c'è modo di sapere da dove proverrà il prossimo attacco.
È necessario compiere continui sforzi per mantenere il software libero
da brevetti, e tali sforzi portano questi problemi all'attenzione del
pubblico. Speriamo che altri paesi vogliano seguire l'esempio europeo
ed eliminino completamente i brevetti sul software.
Riferimenti
[1] http://www.freesoftware.fsf.org/adeos/
[2] http://www.aero.polimi.it/~rtai/
[3] http://patft.uspto.gov/netacgi/
nph-Parser?Sect1=PTO1&Sect2=HITOFF&d=PALL&p=1&
u=/netahtml/srchnum.htm&r=1&f=G&l=50&
s1=%275,995,745%27.WKU.&OS=PN/5,995,745&RS=PN/5,995,745
[4] ftp://ftp.opersys.com/pub/Adeos/adeos.ps
[5] http://citeseer.nj.nec.com/probert91space.html
[6] http://www.opersys.com/
Philippe Gerum: è il principale autore e manutentore
dei progetti software liberi Xenomai e CarbonKernel,
rispettivamente un emulatore ed un simulatore di sistemi operativi
real-time. Il suo indirizzo è <rpm@xenomai.org>
RTAI: è un progetto software libero
coordinato da Paolo Mantegazza del DIAPM (Dipartimento di Ingegneria
Aerospaziale - Politecnico di Milano), che fornisce una completa
interfaccia per applicazioni in tempo reale in ambiente GNU/Linux. Il
suo indirizzo è <mantegazza@aero.polimi.it>
Karim Yaghmour: è autore e manutentore del Linux Trace Toolkit. Ha
contribuito a molti progetti software liberi fra i quali RTAI e RTNet.
È fondatore di Opersys Inc., che fornisce consulenza e organizza corsi
sul kernel Linux e sui suoi derivati real-time. Il suo indirizzo è <karim@opersys.com>
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